"We are apt to shut our eyes against a painful truth…. Is this the part of wise men, engaged in a great and arduous struggle for liberty? Are we disposed to be of the number of those, who having eyes, see not, and having ears, hear not..? For my part, whatever anguish of spirit it might cost, I am willing to know the whole truth; to know.. it — now." Patrick Henry, 1775.
domenica 17 agosto 2014
Malaysia Airlines, Piano Northwoods edizione 2014
Malaysia Airlines, Piano Northwoods edizione 2014
di Giulietto Chiesa | 27 luglio 2014
Chi ha letto qualcosa del Piano Northwoods? Lo firmò, il 13 marzo del 1962 il generale L.L. Lemnitzer, allora Presidente del Joint Chiefs od Staff (Comandante degli Stati Maggiori congiunti della Forze Armate Americane). Non fu messo in galera o in manicomio e, anzi, continuò a fare una brillante carriera.
Quel documento si concludeva così: “L’opinione pubblica mondiale e il forum delle Nazioni Unite sarebbero, favorevolmente per noi, colpite se sviluppassimo un’immagine internazionale del Governo di… come di un’accozzaglia di persone mentalmente disturbate,
irresponsabili, capaci di creare una minaccia allarmante e imprevista alla pace dell’emisfero occidentale”.
Nel documento, dove ho messo i puntini di sospensione, era scritto “Governo Cubano”. Se oggi mettessimo, al posto di quei puntini, “Governo Russo”, tutto quadrerebbe perfettamente.
Qui cito la conclusione di un documento che suggerisco a tutti di tenere memorizzato in archivio. Verrà il momento in cui sarà utile rileggerlo. E’ l’analisi dell’abbattimento del Boeing 777 delle linee aeree malaysiane, contrassegnato dal numero MH17, abbattuto nel cielo ucraino:
“Con la massima certezza questa copia documentale dello spionaggio statunitense si rispecchia negli eventi di oggi, 2014 , quando gli Usa e i loro alleati della Nato (insieme ai loro media, tutti in fila) stanno usando messaggi totalmente sincronizzati, dominati da una speculazione selvaggia, iperbolica e isterica, dove si descrivono i ribelli dell’est ucraino come terroristi, la Russia come il nemico e il presidente Vladimir Putin come la “personificazione del male”, a uso e consumo dei lettori e spettatori dei media americani e britannici”.
Aggiungo anche i media europei
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