giovedì 21 agosto 2014

, Canada, disastro ambientale: diga si rompe, metalli pesanti nei fiumi




La compagnia di una miniera di oro e rame era già stata avvertita per i bacini di decantazione troppo pieni

di Paolo Virtuani


Mercurio, selenio, arsenico, molibdeno, nichel, rame, piombo e cadmio. Sono solo alcuni dei metalli pesanti contenuti nei 10 milioni di metri cubi d’acqua e nei 4,5 milioni di metri cubi di sabbie fini e fanghi finiti nei laghi Polley e Quesnel e nel torrente Hazeltine (tutti tributari del fiume Fraser, che sfocia nell’oceano Pacifico a Vancouver) per la rottura di un bacino di decantazione di una miniera di oro e rame non lontano dalla cittadina di Likely, nella Columbia Britannica (Canada).

Stato di emergenza
Il problema è iniziato lunedì 4 agosto nella Mount Polley Mine, della Imperial Metal Corp. (il cui titolo azionario appena si è diffusa il giorno dopo la notizia è crollato del 42%). Le autorità canadesi hanno decretato lo stato di emergenza nell’area e subito vietato qualsiasi attività nei bacini d’acqua interessati: dalla pesca alla balneazione, dall’uso idrico di ogni tipo a - ovviamente - l’utilizzo dell’acqua per alimentazione anche se bollita. Secondo lo scienziato ambientalista John Werring, i 10 miliardi di litri di acqua inquinata e le circa 10 milioni di tonnellate di sabbie tossiche sversati sono paragonabili a «una gigantesca frana e i metalli pesanti si ritroveranno per anni nella catena alimentare animale e vegetale, mentre mercurio e cadmio resteranno in circolazione per decenni».
Un disastro
Il piccolo torrente Hazeltine, il cui letto è largo normalmente un metro e mezzo, dopo il disastro è diventato largo 45 metri e ha spazzato via una serie di ponti da dove i pescatori lanciavano le loro lenze per catturare i salmoni. La speranza è che le sostanze tossiche vengano diluite nel grande lago Quesnel, lungo una quarantina di chilometri e profondo anche 500 metri, prima di entrare nel corso del Fraser. La compagnia mineraria ha comunicato invece che l’acqua contenuta nei bacini era «molto vicina alla potabilità» e che le sabbie e i fanghi di decantazione effettivamente avevano «qualche problema».
Danni
Le autorità canadesi non ci hanno creduto e hanno chiesto alla compagnia di arrestare subito le perdite, ripulire l’area e potrebbero dare una multa di 1 milione di dollari canadesi (circa 690 mila euro), secondo quanto annunciato da Bill Bennett, ministro dell’Energia e delle miniere della British Columbia. Bennett ha detto che la Imperial Metal Corp. aveva ricevuto cinque avvertimenti per gli invasi troppo pieni, l’ultimo dei quali lo scorso maggio, e subito 14 ispezioni.

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