martedì 29 ottobre 2013

Niger, strage di migranti nel deserto. Almeno in 35 morti di sete


Diciannove i superstiti. Un ufficiale: «Per ora sono stati trovati i cadaveri di due donne e tre adolescenti»

Camion di migranti nel deserto del Niger (archivio Corriere)Camion di migranti nel deserto del Niger (archivio Corriere)
Tragedia della povertà in Niger. Un gruppo di migranti, nel complesso oltre cinquanta persone compresi diversi bambini e donne, sono rimasti bloccati in pieno deserto del Sahara in seguito a un guasto del camion
con cui stavano tentando di arrivare alla frontiera per entrare clandestinamente in Algeria, e da lì raggiungere l’Europa.
IL SINDACO - Impossibilitati a proseguire, almeno in 35 sono morti di sete: lo ha riferito Rhissa Feltou, sindaco di Agadez, la principale città nel nord del Paese africano. Il 15 ottobre «una sessantina di migranti» erano partiti da Arlit a bordo di due camion. Un mezzo si è fermato per un guasto e l’altro, senza nessuno a bordo, è partito per cercare pezzi di ricambio e tentare una possibile riparazione dei guasti. I migranti rimasti a piedi si sono divisi in piccoli gruppi «alla ricerca di un’oasi» e «alcuni sono riusciti ad arrivare ad Arlit e avvisare l’esercito». La gran parte dei migranti morti di sete nel deserto del Niger «erano donne e adolescenti» e i cadaveri «sono stati individuati lungo la strada» da diversi testimoni, ha detto il sindaco di Arlit, nel nord del paese. Secondo il responsabile della Ong Synergie, Azaoua Mamane, tra i migranti «c’erano famiglie intere, per questo c’erano tante donne e bambini».

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